Il team MeDeA si aggiorna giocando
Il team MeDeA si aggiorna giocando
Se c’è una cosa di cui sono sicuro è di non aver certezze. Sono però altrettanto sicuro che non posso vivere senza inseguirle.
Questo mi porta ad amare uno stile di vita in continuo rinnovamento come se costanti notifiche di aggiornamenti mi arrivassero come canti di sirene.
Con questo spirito ho coinvolto alcuni membri del network Medea in un esperienza di gioco-ispirazione-analisi.
Abbiamo quindi puntato su Londra come laboratorio per il nostro esperimento.
Il programma si è sviluppato così:
Inizialmente abbiamo individuato delle attività che potessero essere interessanti ai fini del nostro aggiornamento, ovvero attività che potessero rappresentare delle realtà innovative (pop up, locali di ristorazione alternativi, markets, ecc).
Nella seconda fase siamo andati a visitarli lasciandoci trasportare dal nostro lato umano più puro e ingenuo e non dalle nostre menti focalizzate sul mondo del marketing e della comunicazione. Il fine era quello di lasciarsi guidare dalle emozioni e dalle sensazioni, agendo poi come meglio credevamo (avvicinandoci a dei prodotti se attiravano la nostra attenzione, interagendo con l’ambiente se lo volevamo, ecc).
Tra queste realtà è stata sicuramente molto interessante l’esperienza fatta da Lobster and Burgher, la quale rappresenta un’offerta di ristorazione pensata su due prodotti chiari e riconoscibili a livello di comunicazione. Molto curiosa è stata la reazione di alcuni di noi dal palato più integralista ai quali l’offerta è risultata qualcosa di assolutamente blasfemo. Ciò, al di là dell’essere stato molto divertente, ci ha fatto riflettere anche sullo studio e sull’attenzione delle possibili espressioni facciali dei consumatori e, in generale, delle loro reazioni.
Nella terza fase abbiamo ripensato a tutto ciò che noi, singolarmente, avevamo fatto nei rispettivi contesti e, confrontandoci, abbiamo cercato di individuarne i motivi.
Infine, ci siamo informati sulla storia di queste attività, sulla loro nascita e sulla loro mission e in seguito, alla luce delle varie informazioni raccolte e delle esperienze personali vissute nei relativi contesti, abbiamo fatto una sorta di brainstorming per far emergere gli aspetti che in maggior modo secondo noi determinano la loro immagine. Abbiamo inoltre riflettuto su cosa avremmo cambiato noi, perché e come. Insomma, dopo aver brindato alla regina con una buona IPA siamo tornati a casa con un’interessantissima esperienza e ricchi di ispirazioni e di nuove idee da realizzare/proporre nei nostri futuri progetti.
Stefano Enzo
Condividi
Condividi con i tuoi amici!